RECENSIONE
“IO NON HO PAURA”
TITOLO: Io non ho paura
AUTORE: Niccolò Ammaniti
CASA EDITRICE: Mondadori
ANNO DI PUBBIBLICAZIONE: 2001
NUMERO DI PAGINE: 219
NUMERO DI CAPITOLI: 10
GENERE: Romanzo formativo
TRAMA:
Michele Amitrano è un
ragazzino di nove anni di Acqua Traverse che come ogni giorno di estate del
1978, la più torrida del secolo, si ritrova con i suoi amici a fare un gara di
velocità su una collina e per colpa della sua sorellina Maria perde, anche se i
suoi amici decideranno di far fare la penitenza all’unica ragazza della
compagnia: Barbara Mura; alla ragazzina tocca una penitenza molto imbarazzante
e Michele capendo che la situazione creerebbe molto disagio si sacrifica al
posto di Barbara e viene costretto ad arrampicarsi fino al secondo piano di una
casa diroccata; arrivato al piano superiore deve trovare un modo per scendere e
decide di lanciarsi su un ramo di un albero che si spezza e attera su una
tettoia trasparente con sopra un materasso che proteggevano un buco dove
Michele scorge una figura umana ma interrotto dagli amici torna casa.
Il giorno dopo incuriosito
torna al lugo scoperto il pomeriggio precedente e si cala dentro trovando un
bambino più o meno della sua età, pensando di avere davanti a se un cadavere
corre via spaventato; i giorni seguenti la tentazione di andare dal bambino è
troppo forte ed infine cede. Michele decide che non racconterà a nessuno del
bambino del buco se non al padre. Nel periodo seguente il piccolo Amitrano fa
amicizia con Filippo il bambino rapito; Michele tenta di dire al padre quello
che è successo ma capisce che i suoi genitori e molti altri adulti di Acqua
Traverse sono coinvolti con la sparizione di Filippo Carducci quindi decide di
tenersi il segreto per se. La situazione peggiora quando la famiglia Amitrano
ospita a casa un amico del padre, il capo del rapimento: Sergio Materia.
Michele decide di confidare il suo segreto al suo migliore amico Salvatore
Scardaccione in cambio di una squadra per giocare a subbuteo che però lo
tradisce facendolo scoprire. Le persone coinvolte decidono di cambiare il
nascondiglio di Filippo. In una giornata di pioggia i suoi amici guidati dal
capo della banda , il Teschio, decidono di tornare alla casa diroccata dove Michele
vede che Filippo non c’è più e scoperto da Salvatore, lo stesso che lo aveva
tradito, gli confessa dov’è il nascondiglio nuovo di Filippo. La notte stessa
Michele durante una discussione in casa sua per decidere chi doveva uccidere
Filippo, scappa dalla finestra e va a cercarlo e quando sta proprio per
rinunciare lo trova ma si fa male alla caviglia e riesce a far scappare solo
Filippo mentre lui rimane nel buco e viene colpito dal colpo di una pistola
sferrato dal padre che credeva fosse filippo.
PERSONAGGI PRINCIPALI:
Ø Michele
Amitrano: è il protagonista, ha nove
anni, è colui che ha liberato Filippo, è di famiglia povera, è altruista,
generose, gentile e va sempre in giro con la sua scssona
Ø Maria
Amitrano: sorella minore di Michele,
ha cinque anni e porta gli occhiali
Ø Salvatore
Scardaccione: figlio dell’avvocato Emilio Scardaccione , ha
nove anni ed è sveglio ma solitario
Ø Antonio
Natale: è soprannominato “il
Teschio”, fratello minore di
Felice Natale , è il capo della banda e ha dodici anni
Ø Barbara Mura:
è l’unica femmina della banda, ha undici anni
ed è descritta come grassa
Ø Filippo
Carducci: è il bambino rapito, ha nove anni, è biondo e vede in
Michele il suo angelo custode
Ø Teresa: è la mamma di Michele e Maria, ha trentatré
anni, occhi e capelli neri, è formosa, è severa ma è sempre pronta a proteggere
il figlio
Ø Pino
Amitrano: è il papà di Michele e
Maria, fa il camionista, aiuta il rapimento di Filippo per guadagnare
abbastanza soldi per potere portarela famiglia al Nord, è magro e basso e vuole
molto bene ai suoi figli
Ø Sergio
Materia: è il capo del rapimento, è
un vecchio di sessantasette anni, ha perso un figlio,viene da Roma ed è già stato
in prigione per una rapina
Ø Felice
Natale: è il fratello maggiore del
Teschio , ha il compito di sorvegliare Filippo, gira sempre su una 127 e odia i
bambini
Ø Pietro
Mura: è il papà di Barbara, è
oinvolto nel rapimento di Filippo
TEMPO:
1978
lUOGO:
Sicilia, in un paese immaginario ma realistico chiamato Acqua Traverse in
provincia di Lucignano
NARRATORE:
è Michele che narra la storia
MOTIVAZIONE
DELLE CARATTERISTICHE PRINCIPALI, DEI TEMI, DEI MESSAGGI: questo libro insiste
sulla tematica della mafia anche se non viene mai nominata, fa riflettere come
l’Italia degli anni ’70 era “sottomessa” alla mafia.
VALUTAZIONE:
Il libro mi è piaciuto perché fa riflettere molto sia dal punto di vista
politico con la mafia sia del fatto che solo un bambino sia riuscito a
riconoscere il giusto dallo sbagliato; lo consiglierei soprattutto ai ragazzi
perché fa pensare a come era ridotta l’Italia meridionale e che abbiamo la
responsabilità di non farla tornare così; io di tutti i libri che ho letto lo
classificherei al settimo posto.
M.G.
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