sabato 11 febbraio 2017

IO NON HO PAURA-RECENSiONE

RECENSIONE “IO NON HO PAURA”
TITOLO: Io non ho paura
AUTORE: Niccolò Ammaniti
CASA EDITRICE: Mondadori
ANNO DI PUBBIBLICAZIONE: 2001
NUMERO DI PAGINE: 219
NUMERO DI CAPITOLI: 10
GENERE: Romanzo formativo
TRAMA:
Michele Amitrano è un ragazzino di nove anni di Acqua Traverse che come ogni giorno di estate del 1978, la più torrida del secolo, si ritrova con i suoi amici a fare un gara di velocità su una collina e per colpa della sua sorellina Maria perde, anche se i suoi amici decideranno di far fare la penitenza all’unica ragazza della compagnia: Barbara Mura; alla ragazzina tocca una penitenza molto imbarazzante e Michele capendo che la situazione creerebbe molto disagio si sacrifica al posto di Barbara e viene costretto ad arrampicarsi fino al secondo piano di una casa diroccata; arrivato al piano superiore deve trovare un modo per scendere e decide di lanciarsi su un ramo di un albero che si spezza e attera su una tettoia trasparente con sopra un materasso che proteggevano un buco dove Michele scorge una figura umana ma interrotto dagli amici torna casa.
Il giorno dopo incuriosito torna al lugo scoperto il pomeriggio precedente e si cala dentro trovando un bambino più o meno della sua età, pensando di avere davanti a se un cadavere corre via spaventato; i giorni seguenti la tentazione di andare dal bambino è troppo forte ed infine cede. Michele decide che non racconterà a nessuno del bambino del buco se non al padre. Nel periodo seguente il piccolo Amitrano fa amicizia con Filippo il bambino rapito; Michele tenta di dire al padre quello che è successo ma capisce che i suoi genitori e molti altri adulti di Acqua Traverse sono coinvolti con la sparizione di Filippo Carducci quindi decide di tenersi il segreto per se. La situazione peggiora quando la famiglia Amitrano ospita a casa un amico del padre, il capo del rapimento: Sergio Materia. Michele decide di confidare il suo segreto al suo migliore amico Salvatore Scardaccione in cambio di una squadra per giocare a subbuteo che però lo tradisce facendolo scoprire. Le persone coinvolte decidono di cambiare il nascondiglio di Filippo. In una giornata di pioggia i suoi amici guidati dal capo della banda , il Teschio, decidono di tornare alla casa diroccata dove Michele vede che Filippo non c’è più e scoperto da Salvatore, lo stesso che lo aveva tradito, gli confessa dov’è il nascondiglio nuovo di Filippo. La notte stessa Michele durante una discussione in casa sua per decidere chi doveva uccidere Filippo, scappa dalla finestra e va a cercarlo e quando sta proprio per rinunciare lo trova ma si fa male alla caviglia e riesce a far scappare solo Filippo mentre lui rimane nel buco e viene colpito dal colpo di una pistola sferrato dal padre che credeva fosse filippo.
PERSONAGGI PRINCIPALI:
Ø Michele Amitrano: è il protagonista, ha nove anni, è colui che ha liberato Filippo, è di famiglia povera, è altruista, generose, gentile e va sempre in giro con la sua scssona
Ø Maria Amitrano: sorella minore di Michele, ha cinque anni e porta gli occhiali
Ø Salvatore Scardaccione: figlio dell’avvocato Emilio Scardaccione , ha nove anni ed è sveglio ma solitario
Ø Antonio Natale: è soprannominato “il Teschio”, fratello minore di Felice Natale , è il capo della banda e ha dodici anni
Ø Barbara Mura: è l’unica femmina della banda, ha undici anni ed è descritta come grassa
Ø Filippo Carducci: è il bambino rapito, ha nove anni, è biondo e vede in Michele il suo angelo custode

Ø Teresa: è la mamma di Michele e Maria, ha trentatré anni, occhi e capelli neri, è formosa, è severa ma è sempre pronta a proteggere il figlio
Ø Pino Amitrano: è il papà di Michele e Maria, fa il camionista, aiuta il rapimento di Filippo per guadagnare abbastanza soldi per potere portarela famiglia al Nord, è magro e basso e vuole molto bene ai suoi figli
Ø Sergio Materia: è il capo del rapimento, è un vecchio di sessantasette anni, ha perso un figlio,viene da Roma ed è già stato in prigione per una rapina
Ø Felice Natale: è il fratello maggiore del Teschio , ha il compito di sorvegliare Filippo, gira sempre su una 127 e odia i bambini
Ø Pietro Mura: è il papà di Barbara, è oinvolto nel rapimento di Filippo

TEMPO: 1978
lUOGO: Sicilia, in un paese immaginario ma realistico chiamato Acqua Traverse in provincia di Lucignano
NARRATORE: è Michele che narra la storia
MOTIVAZIONE DELLE CARATTERISTICHE PRINCIPALI, DEI TEMI, DEI MESSAGGI: questo libro insiste sulla tematica della mafia anche se non viene mai nominata, fa riflettere come l’Italia degli anni ’70 era “sottomessa” alla mafia.
VALUTAZIONE: Il libro mi è piaciuto perché fa riflettere molto sia dal punto di vista politico con la mafia sia del fatto che solo un bambino sia riuscito a riconoscere il giusto dallo sbagliato; lo consiglierei soprattutto ai ragazzi perché fa pensare a come era ridotta l’Italia meridionale e che abbiamo la responsabilità di non farla tornare così; io di tutti i libri che ho letto lo classificherei al settimo posto.



M.G.

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