giovedì 23 febbraio 2017

Recensione libro Wonder

                                     


                                          WONDER




AUTORE: R. J. Palacio

CASA EDITRICE: Giunti

ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2013

N° DI PAGINE: 278

CAPITOLI: 8 parti

GENERE: romanzo



TRAMA:August Pullman, un bambino di dieci anni, affetto dalla sindrome di Treacher Collins ha la    faccia storta ma tutto il corpo normale.Un giorno dopo tanti interventi chirurgici, la mamma di August decide di mandarlo a scuola dove incontra il dottor Kiap il preside e anche tre ragazzi: Jack Will, Julian e Charlotte che gli fanno fare il giro della scuola.
Durante la pausa della mensa, August conosce Summer, con la quale condivide un tavolo detto “tavolo dell’estate” dove si possono sedere soltanto le persone con un nome riferito all’estate.
La notte prima di Halloween, August vuole un costume di Boba Feet ma la mamma è riuscita a trovargli soltanto un costume da Jango Feet, decidono di dipingerlo tutto di verde ma August non lo usa, ma indossa quello da urlo sanguinante.
Arrivato alla festa, August sente Jack dire a Julian che non è veramente suo amico e allora va a dirlo a Summer chiedendole di non riferire a Jack quello che ha sentito e poi a casa si sfoga piangendo.
Due giorni dopo August va a fare una gita di più giorni con altre scuole, prima però si è fatto impiantare degli apparecchi acustici che a lui non piaceva tanto indossare.
Arrivato al parco c’ era una fila lunghissima per andare in bagno e allora lui ed altri vanno nel bosco dove trovano dei ragazzi di terza media che gli strappano gli apparecchi acustici. Alcuni compagni si recano nel bosco ad aiutarli e riescono così a fuggire.
Alla fine della scuola, August è stato premiato per essere stato uno degli studenti più bravi di tutto l’anno scolastico e tutti vogliono fare delle foto con lui e sua mamma gli dice che è prodigio , un vero prodigio.


COMMENTO: questo libro mi ha colpito molto e mi ha fatto capire che anche le persone con dei problemi fisici hanno una vita normalissima e, per questo motivo, io consiglierei questo libro, per far capire alla gente che siamo tutti uguali. Se dovessi posizionare questo libro in base alla mia classifica, lo metterei al 2° posto per il semplice motivo che mi ha fatto ragionare su quanto è normale conoscere persone diverse, in questo caso, August voleva essere un bambino come tutti e va accettato per come si presenta. Non giudicare una persona dalla faccia.


G.R. 1A

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