RECENSIONE DI NON CHIAMATEMI ISMAELE
Titolo: Non
chiamatemi Ismaele
Autore: Michael
Gerard Bauer
Anno di pubblicazione:
2011
Casa editrice: Mondadori
Genere: Narrativo,
scritto in prima persona
Introduzione: Non
chiamatemi Ismaele è un racconto narrativo scritto da Michael Gerard Bauer, uno
degli scrittori per ragazzi più premiato ed apprezzato d’ Australia. Questo
libro è stato pubblicato per la prima volta nel 2011.
Trama: Il
protagonista della storia è un ragazzino di nome Ismaele che, all’inizio del
racconto, è molto timido ed insicuro ed inoltre durante l’anno scolastico il
bullo Barry Bagsley non perde l’occasione di insultarlo e di fargli scherzi,
tanto che sta ben attento ad evitare Barry Bagsley. Ismaele è un nome molto
particolare, che suo papà ha deciso di dargli ispirandosi al famoso libro di
Moby Dick. Però a lui non piace per niente questo nome, perché Barry Bagsley
spesso lo prende in giro per questo motivo. Nel bel mezzo del suo secondo anno
di liceo, alla sua scuola arriva un nuovo alunno di nome James; a prima vista
sembra una persona un po’ strana a giudicare dai suoi modi di fare precisi e
ripetitivi e dalle strane espressioni che la sua faccia assume, per esempio
quando torce la sua bocca. Quando lo vede per la prima volta Barry Bagsley
pensa subito che James potrebbe essere una potenziale vittima dei suoi scherzi
e delle sue prese in giro, ma poi, a grande sorpresa di tutti, si rivela un
ragazzino molto forte e coraggioso, che è riuscito persino a sconfiggere un
tumore e che non ha per niente paura di Barry Bagsley ma, anzi riesce a farlo
stare tranquillo fino alla sua permanenza nella scuola, difendendo anche tutti
i suoi compagni di classe da lui, compreso Ismaele, di cui diventa grande
amico. James riesce anche a fondare una squadra di dibattito, di cui fa parte
anche Ismaele, che all’inizio ha molta paura di parlare in pubblico, ma poi
grazie a James Scobie riesce a sconfiggere questa sua grande paura ed
insicurezza. Riesce perfino a farsi nuovi amici ed a parlare con la ragazza che
avrebbe sempre sognato di conoscere. Alla fine della storia questa ragazza
invita Ismaele e James alla festa di compleanno di una sua amica e questa è una
grande soddisfazione per lui.
Commento: Questo
libro mi è piaciuto moltissimo, perché questa è una storia particolare, ed
inoltre, mentre leggevo il libro, mi sono spesso sentita coinvolta nel
racconto, ed infatti l’ho letto abbastanza velocemente. Il linguaggio del libro
mi è sembrato abbastanza semplice e non ho trovato difficoltà nel comprendere
frasi complicate, infatti tutto era molto scorrevole. Un aspetto particolare
che mi è piaciuto del racconto è il fatto che Ismaele, un ragazzo timido, abbia
trovato la forza ed il coraggio, con l’aiuto di James Scobie, di parlare in
pubblico e di ribellarsi al bullismo, e di conseguenza riesce anche ad
apprezzare maggiormente il suo nome ed inizia a leggere Moby Dick, per il
consiglio della sua nuova amica, per scoprire il carattere del personaggio con
il suo stesso nome. Consiglierei di leggere questo libro perché il linguaggio
non è molto difficile e perché è anche interessante ed anche coinvolgente; può
far riflettere e ragionare sul bullismo e può anche servire come manuale da
usare per cercare di trovare un rimedio oppure una soluzione per sconfiggere il
bullismo e tutti potranno vivere bene insieme. Inoltre lo consiglierei anche
perché l’autore riesce a spiegare con semplici parole la storia di Ismaele ed
il modo in cui lui riesce ad affrontare tutti i giorni la sua vita scolastica e
di come è riuscito a sconfiggere le sue paure ed a farsi anche molti nuovi
amici. Questo, secondo me, simboleggia che i nostri amici e le persone a cui
vogliamo bene sono le persone su cui possiamo sempre contare e che possono
aiutarci a migliorare le nostre vite quotidiane. In conclusione consiglio di
leggere questo libro perché, secondo me, è molto interessante e tratta un tema
che è molto attuale.
G. F.
non ci sono colpi di scena?
RispondiEliminano
EliminaBELLO
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